mercoledì 23 dicembre 2015

Il viaggio perfetto è quello circolare: la gioia della partenza e quella del ritorno.

  
Probabilmente questo post sembrerà disordinato, confuso e tremendamente felice, ma non preoccupatevi perché se lo è rispecchia appieno la sottoscritta. Non sono mai stata ordinata: mamma mi diceva sempre di mettere a posto la camera e stava lì finché il letto non era fatto, e la cosa mi irritava da morire, come mi irritava (e lo fa ancora) il fatto di non sapere cosa aspettarmi dal futuro, la mia continua confusione, la mia debolezza principale. E poi c'è lei. La felicità. Scoperta da poco tempo, eppure coltivata a fondo in questi tre - quasi quattro - mesi, mamma mi ha pure detto che per lei sono ingrassata di faccia ieri su FaceTime. 'Ma no mamma', le ho ripetuto, 'che pensi, è che faccio esercizio coi muscoli perché sorrido troppo!'. 
Dall'ultimo post è passato due mesi abbondanti e quasi non me ne sono accorta. Tra vestiti da principesse, dolci, crociere e tortillas, aria di Natale, amici (a casa e non) non so proprio da che cominciare, quindi vedrei di andare con calma. Si, questo post sarà anche calmo, e alle persone che mi conoscono bene spunterà un sorriso in faccia perché sapranno con certezza che i chilometri sono tanti ma Lisa è sempre e comunque qui e non cambia. 
 La notte dell'homecoming è stata magnifica non tanto per il fatto che fosse una tradizione americana, ma per tutta la cornice formatasi: la meravigliosa compagnia, l'ottima parmigiana, l'odore di cibo italiano dopo tanto, tanto tempo, il mio vestito talmente desiderato, le scarpe altrettanto cercate, le risate con gli amici e le svariate foto, alcune oltretutto senza senso. Alla fine il quadro, senza la cornice, non sarebbe potuto essere come l'insieme stesso. Il tutto ovviamente con coprifuoco alle 10, perché in America non si fa festa fino alle 4 di mattina, perché la mattina dopo ci si deve svegliare e perché si sa che le principesse tornano sempre prima della mezzanotte. 
Tradizione meravigliosa, ma che dire quando la tua host family decide che non stanno rendendo la tua vita abbastanza emozionante e decidono di portarti 4 giorni in crociera, direzione ensenada, Messico. 
Per 4 giorni, i ricordi sono veramente tanti da mantenere intatti, quindi dopo tanto tempo ho deciso di fare un video con tutti i momenti più belli di questa esperienza. 
 

 Dopo aver visitato Catalina Island e Ensenada in Messico, al nostro rientro abiamo fatto un giro per la bellissima Los Angeles, camminando tutta la Walk of Fame e facendo varie foto con la Hollywood sign.






domenica 18 ottobre 2015

- 13 to Halloween







Maglioni, cioccolate calde, raffreddori, coperte e film a casa sul divano mentre fuori piove... questi erano i miei autunni a Belluno, delle stagioni fredde e piovose caratterizzate principalmente da passeggiate con la mia migliore amica fino a raggiungere il bar al di là del ponte per una cioccolata calda, oppure corse sotto la pioggia perché sappiamo che è brutto sempre a Santa Giustina, ma tanto si spera in ogni modo che non piova.



Anche qui dall’altra parte dell’oceano è cominciato Ottobre, cominciato per dire perché io e Cristina, appena si è presentata l’opportunità, ci siamo messe i costumi da bagno e abbiamo dato il benvenuto all’autunno con un tuffo nella piscina della vicina di casa. Ottobre è barbecue, sole, hiking, succo di mela, zucche da incavare, Halloween, ma soprattutto… Homecoming!



L’Homecoming è uno dei tre balli che le scuole americane solitamente organizzano durante la scuola. Per celebrare l’inizio dell’anno scolastico, durante tutta una settimana di Ottobre ogni giorno la scuola decide il tema per quelle 24 ore ed ognuno deve attenersi a quel tema. Alla fine di questa settimana si svolge l’Homecoming football game e la parata, seguito dal ballo scolastico il Sabato.
Inutile dire che la caccia al vestito è stata la corsa più faticosa della mia vita (non oso immaginare il prom). Io, Shauna, Cristina, Ana e Cyrena abbiamo girato un intero Mall per trovare il vestito perfetto per tutte noi. Alla fine i preparativi pre-Hoco sono ancora in corso per via dei capelli\trucco, perché non ho ancora la più pallida idea di come farli, ma c’è ancora un po’ di tempo, anche perché il vestito, che è la cosa più importante, ce l’ho ed è un vestito che adoro (tanto da svegliare mia madre nel cuore della notte per farmi dare il permesso per comprarlo).
Oltre all’Homecoming, non vedo assolutamente l’ora di passare Halloween negli USA. Io e la mia host family siamo stati invitati ad un halloween party del vicinato che però sarà molto più grande perché ci saranno ogni tipo di persone, quindi ci dobbiamo travestire. Ognuna di noi ha già il vestito, o mi vestirò da donna pipistrello, Liz da zombie cheerleader e Shauna da Nicki Minaj (e si, si è comprata le culo-protesi). Inoltre durante questa settimana siamo andate ad una casa stregata, che mi ha praticamente estirpato le tonsille e fatto venire mal di gola dagli urli anche perché un tipo che ti corre dietro con una motosega non è proprio il massimo. Però è stata una bella serata, mi sono divertita un sacco e ho corso tantissimo quindi probabilmente ho pure bruciato grassi.

In preparazione di Halloween, abbiamo organizzato anche un pumpkin carving party a casa nostra dove ci siamo ritrovate con le nostre amiche a intagliare zucche, mangiare dalla fontana di cioccolata (la cosa più bella del mondo) e fare karaoke. Ho amato quella serata perché è stata una di quelle serate dove non ho pensato nemmeno un secondo in italiano, ma solo a divertirmi e stare bene con le persone accanto a me. 


















La scorsa settimana la mamma del mio host dad è venuta a farci visita dal colorado e ci ha portato il miglior regalo che qualcuno potesse farmi: una maglietta dei Denver Broncos, la mia squadra di football preferita. La nostra ospite non è stata moltissimo tempo con noi, ma l’abbiamo portata all’aeroporto e di ritorno la mia host mum ci ha portato nella ruota panoramica di Las Vegas, dove una volta sulla cima si può vedere l’intera strip e buona parte di Las Vegas.
 Dopo la ruota panoramica, ci siamo incamminate verso la strip passando davanti all’Hotel Flamingo, il primo Hotel di Las Vegas, e abbiamo raggiunto il Venetian, l’hotel dedicato a Venezia, in pratica casa.
Nel Venetian abbiamo fatto un giro in gondola ed è stato imbarazzante realizzare che il primo giro in gondola l’ho dovuto fare a 10000 km da casa, invece che nella vera Venezia a due ore da Santa Giustina. Però è stato molto rilassante, e il paesaggio sembra veramente quello di Venezia, con tanto di portici, calli e mimi con la faccia bianca. E’ stato strano, perché Venezia è come casa per me, ed è sempre e comunque la mia città preferita e quella che adoro anche se ci sono andata tantissime volte, perciò camminare per quella ricostruzione molto fedele mi ha fatto venire un nodo in gola, non perché mi manca la mia famiglia, ma perché mi sono resa conto quanto l’Italia è bella e quanta poca importanza davo alle piccole cose prima di venire qui. Sono felice, ed è strano dirlo ora dopo 2 mesi di alti e bassi (normali), ma ora ho trovato la mia stabilità, ho tirato su matematica e sono pronta a passare i prossimi 8 mesi col sorriso sulle labbra.
Ho deciso farò un altro post con tutte le camminate in montagna del mese di Ottobre, perché se cerco di infilarle in questi post, diventano lunghissimi, e so quanto questo può annoiare. Quindi adieu, tornerò presto.
Baci, Lisa.

p.s. Shauna u shit
Io e Shauna durante il giro in gondola

 Io e Maria durante Arte

 Venetian





sabato 26 settembre 2015

Let's hike!



E’ da tantissimo tempo che non scrivo in questo blog, e ne sono consapevole, ma questo mese è stato completamente pazzesco e non ho avuto nemmeno un minuto per rilassarmi, infatti ora sono qui a scrivere sul divano di casa in un momento di sosta perché è sabato e di solito non ho mai periodi lunghi di tempo senza fare nulla, soprattutto vivendo in una città così grande e avendo così tante cose da poter fare. Io, Cristina e Shauna cerchiamo sempre di tenerci occupate durante la giornata, andando in palestra o passando i nostri meravigliosi pomeriggi da Target per poi stanziare da Starbucks. Insomma, vivere in una immensa città con tantissime cose da fare è sicuramente positivo se non per il fatto che si ha sempre poco tempo per fare tutto. Con la scusa che ho la palestra a 5 minuti a piedi da casa, il mio cervello si è pure deciso che è un tragitto abbastanza corto e quindi ci vado praticamente 5 giorni alla settimana (senza parlare di questa settimana, che sono stata abbastanza pigra), e di conseguenza credo di essere l’unica exchange student che invece di prendere tre chili, li ha persi.
 
Una delle prime settimane di scuola la mia host mum ci ha proposto di far uno sleepover con delle exchange student e la nostra vicina di casa. Abbiamo dormito tutte insieme sul divano e sul materasso gonfiabile che Liz ci aveva preparato, siamo andate a giocare a laser tag (ho perso miseramente), abbiamo cucinato degli s’mores a dir poco fantastici e grassi, e non credo di aver mai mangiato così tanto junk food in una sola serata, ma va bene così.

 Mi sono divertita tantissimo, e la mattina dopo la nostra host mum ha cucinato la mia prima vera colazione americana con bacon e uova e insomma, mi è pure piaciuta, cioè non era così male, come mangiare a mezzogiorno, basta non pensarci e mettere in disparte tutte le cose a cui ero abituata, alla fine sono qui per sperimentare tutto (okay, bluffavo, mi sono concessa una fetta di pane tostato con la nutella, le radici sono le radici).


Dopo un po’ di giorni abbiamo dato inizio ad uno dei nostri appuntamenti fissi della domenica: hiking.
 La mia host mum adora andare in montagna, ed è una cosa che apparentemente condividiamo perché le nostre domeniche mi piacciono sempre molto ed è la parte del weekend che amo di più. Per Liz la montagna è come la chiesa, e la ricarica sempre molto. Per questo verso è molto molto simile a mia mamma, credo sia la persona perfetta per me, andiamo d’accordo e in casa, come dice Shauna, ‘we complete eachother’, il che è fantastico perché non pensavo di legarmi così tanto a queste persone in solamente poco più di un mese. 










Il primo giro in montagna che abbiamo fatto è stato nel Red Rock Canyon con Cristina, in realtà nulla a che fare con le Dolomiti, solo che camminare sotto il sole cocente del deserto non è mai facile, quindi siamo tornate a casa sudatissime ma molto felici.

E si, per me e le mie radici bellunesi vivere a 37 gradi giornalieri a quasi ottobre non è molto normale, ma non ho mai amato così tanto il caldo. Chi mi conosce bene sa il colore cadaverico della mia pelle, ma in questo posto ho perennemente le spalle bruciacchiate e il naso rosso. Anche se non è come le mie montagne, il Red Rock Canyon è stata sicuramente la tratta che mi è piaciuta di più. Quando dicono che il America tutto è immenso, intendono veramente tutto, e io mi sono innamorata dei paesaggi naturali che il deserto regala perché mi ricordano quasi casa.


 Un altro paesaggio meraviglioso è stato Cathedral Rock, una tratta molto impegnativa ma fattibile in un’ora o poco più se ben allenati. E’ stato un giro veramente ripagante, una volta sulla cima dopo una salita costante la vista è magnifica, una vallata immensa, come essere sulla cima del mondo, e probabilmente c’ero veramente.

 Ogni nostra camminata in montagna è sempre molto piacevole perché ridiamo e scherziamo, Liz non riesce mai a stare al mio passo per le sue gambe corte quindi mi urla dietro in continuazione, insomma adoro le domeniche perché adoro andare in montagna e stare con la mia host family.

Una domenica però è stata più speciale delle altre. La mattina io, Shauna e Liz siamo partite per l’Historic Railroad Trip, una camminata di circa tre miglia sotto il sole attraverso delle gallerie scavate nella roccia da dove si può vedere il bacino d’acqua più grande del Nevada. E’ stato abbastanza faticoso solo perché il sole batteva veramente tanto e io ero mezza ammalata, quindi ho sentito la fatica molto di più, però una volta tornate alla macchina Liz ci ha portato all’Hoover Dam e al confine con l’Arizona. L’Hoover Dam è una diga gigantesca che fornisce energia elettrica per Nevada, California, Arizona e un paio di altri stati.









Oltre a questo, certe novità sono in arrivo.
La mia host mum e quella di Cristina hanno deciso di portare me, Shauna e Cris 4 giorni in crociera in Messico, quindi il 4 Novembre sarò ad LA pronta per un break (meritato) e una bella abbronzatura. Inoltre, una new entry sta per raggiungerci in casa Basford. Il suo nome è Storm ed è la boxerina più bella che io abbia mai visto.
Insomma, tante cose ho detto e tante probabilmente ho dimenticato, ma farò un ulteriore post in poco tempo (se avrò, il tempo). Stare in America è tutt’altra prospettiva: sto conoscendo persone fantastiche, facendo tante di quelle esperienze nuove che mi meraviglio ogni volta, mi spunta il sorriso per le cose più insignificanti e vedo in me un cambiamento in meglio. Sono coraggiosa, ho più conoscenza di me stessa, sono una persona più allegra e solare, amo di più casa ma sento che ora, proprio in questo momento, il mio posto è qui, e questo momento è il mio.
E non c’è nulla di meglio di chiamare casa un posto dove abiti a solamente un mese, sentirti amata e gioire alla risata della tua host mum che ti prende in giro per il suono strano delle tue parole. E non c’è nulla di meglio di vedere posti nuovi, scoprire, farvi brillare gli occhi e battere il cuore con un semplice film o con un paesaggio che sia. E infine, non c’è nulla di meglio che partire. Che sia in treno, in macchina, in bicicletta, partite. Visitate la Spagna, la Sardegna, Roma e i suoi sette colli oppure anche solo il paesino di fianco al vostro, ma non stancatevi mai di scoprire. Un luogo, o anche voi stessi. Ma scoprite.
Un bacio, Lisa.